Aree e linee di ricerca (DSU)

L’area filosofica del DSU si occupa dei seguenti temi: «Limite», «confine» e «soglia» dalla filosofia greca alla filosofia moderna e contemporanea. Filosofia e fenomenologia del limite. L’intuizione creativa. L’Illuminismo tedesco. Le percezioni oscure e l’appercezione trascendentale in Leibniz e Kant. La coscienza, l’intuizione e l’infinito in Fichte, Schelling e Hegel. L’io, l’ombra e il tempo interiore. Le situazioni limite e i fenomeni soglia. Teorie glottogenetiche: dal paradigma vichiano al modello narrativo contemporaneo. Democrazia radicale, modelli di traduzione e teoria degli atti linguistici: il caso dell’inclusione scolastica. Miti ginecocratici dal pensiero classico alle filosofie femministe del Novecento. Teoria della metafora: applicazioni estetiche e filosofico-linguistiche. Il pensiero linguistico novecentesco nell’area tedesca: Wundt, Reinach, Bühler. La questione delle proprietà estetiche nei modelli non analitici: dall’estetica settecentesca al dibattito attuale sulla percezione. Antropologia politica e interpretazioni filosofico-politiche dei processi moderni di secolarizzazione, con particolare attenzione verso le posizioni paradigmatiche di Hans Kelsen, Carl Schmitt, Ernst-Wolfgang Böckenförde e Augusto Del Noce.

Partecipanti strutturati: Sara Fortuna, Andrea Gentile, Maurizio Maione, Tommaso Valentini

Dottorandi: Francesca Balducci, Matteo Battagliola, Paloma Brook, Francesca Ghione, Arianna Gnutti, Dario Lamendola, Silvia Maccariello, Cristina Salvetti

Linee di ricerca

L’area linguistica si occupa dell’analisi delle lingue (antiche e moderne) e del linguaggio in prospettiva sincronica e diacronica. L’approccio adottato per lo studio di questi temi si fonda su una serie di caratteristiche condivise da tutti i partecipanti dell’area, come: la cura filologica per il dato empirico; l’attenzione per il divenire storico delle lingue e, quindi, per i rapporti tra lingua, storia e società; l’interesse per la diversità delle lingue; la ricerca di un’utilità sociale e di una ricaduta pratica per gli studi sul linguaggio. All’interno di questo quadro, alcune aree tematiche rivestono un ruolo di particolare importanza per il DSU. Tra queste si annoverano l’analisi storico-diacronica delle lingue indo-europee più antiche (latino, greco, sanscrito), la glottodidattica e l’acquisizione dell’italiano L2, l’analisi sincronica delle lingue europee moderne (in particolare l’inglese anche nella prospettiva dei diversi world’s Englishes), la tipologia e l’etimologia. L’attenzione per la storia delle teorie linguistiche (dalle teorie grammaticali greche, latine e indiane fino all’Ottocento tedesco) e per la linguistica forense (ivi incluso il modello linguistico-forense di Reinach) rappresentano ulteriori campi di grande interesse all’interno di quest’area.

Partecipanti strutturati: L. Alfieri, R. Melazzo, M. Maione, M. Mattoscio, J. Siepak, D. Luinetti

Dottorandi: V. Lombardo di Monte Iato, L. Montesi, S. Santacroce, A. Sorrentino, M. Turazza, F. Viglino

Linee di ricerca

Gli ambiti di ricerca dell’area pedagogica hanno come paradigma centrale unificante quello del Lifelong and Lifewide Learning, concepito come un processo di apprendimento continuo e pervasivo che attraversa l’intero arco dell’esistenza. Rientrano in questo quadro l’educazione degli adulti, la formazione degli insegnanti, la riflessione sulle tecnologie in ambito educativo e sull’inclusione scolastica e universitaria, in una logica di competenza. Attraverso queste direttrici, la ricerca pedagogica mira a esplorare nuove modalità di integrazione tra teoria e pratica, valorizzando approcci che traducano i principi teorici in strumenti operativi, modelli di intervento, dispositivi valutativi e pratiche di progettazione didattica e formativa fondate su evidenze. Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo e alla sperimentazione di metodologie attive e riflessive, alla costruzione di design didattico coerente con gli obiettivi formativi e con le esigenze dei contesti e alla promozione di forme di ricerca-azione, ricerca-formazione e pratiche collaborative che favoriscano l’innovazione e il miglioramento continuo dei sistemi educativi.

Partecipanti strutturati: F. Di Donato, A. Travaglini, F.C. Ugolini

Dottorandi: M. Sardo, A.P. Vaira

Linee di ricerca

L’area psicologica costituisce una componente centrale della ricerca del Dipartimento di Scienze Umane (DSU). Le attività scientifiche condotte coprono un ampio spettro di tematiche, che spaziano nelle varie aree della psicologia e vengono indagate in individui in condizioni sane e patologiche, lungo tutto l’arco di vita. Un filone di ricerca di rilievo riguarda lo sviluppo e in particolare l’età adolescenziale, con studi su processi e comportamenti adattivi e disadattivi online e offline, nonché sull’interazione tra dimensioni psicologiche, fisiologiche e culturali in queste fasi della vita. Le ricerche svolte nell’ambito della psicologia sociale si concentrano in particolare sugli atteggiamenti e le credenze, la parentela, la diversità, l’identità, il genere e le relazioni interetniche. Vengono condotti inoltre studi nell’ambito della psicologia clinica, della psicopatologia e della psicologia della salute, con particolare attenzione ai processi emozionali e cognitivi, oltre che alla psicologia del sonno. Specifiche ricerche vengono condotte sugli effetti delle stimolazioni multisensoriali e cognitive. Ancora, vengono condotte ricerche di ambito neuroscientifico, neuropsicologico, psicofisiologico e psicodiagnostico, con particolare focus sugli effetti neuroplastici delle esperienze e l’applicazione di tecniche di indagine quali quelle di neuroimmagine. Negli anni, l’area psicologica ha sviluppato collaborazioni scientifiche con università e centri di ricerca di eccellenza, in Italia e all’estero, contribuendo in modo significativo alle attività di Ricerca e Terza Missione del Dipartimento. Tra i progetti di rilievo figurano Progetti di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN 2022). In particolare, un progetto su modelli di stadiazione transdiagnostici dei disturbi alimentari e del sonno nell’adolescenza (P2022C7XFJ) e sulla deprivazione del sonno durante la gravidanza come fattore di rischio per lo stress post-partum e la salute mentale (2022PMFMSE).

Partecipanti strutturati: C. Baglioni, E. Beretta, P. De Bartolo, A. Carcione, A. Favini, M. Fioranelli, C. Lunetti, F. Mancini, M. Petrucci, S. Picazio, L. Serra

Dottorandi: G. Accogli, E. Baldi, G. Belluardo, L. Briotti, A. Canzanella, M. Fazi, V. Gosti, M. Rizzuti, C. Scognamiglio

Linee di ricerca

La ricerca dell’area sociologica si occupa dell’analisi dei fenomeni sociali coerentemente con le aree tematiche dei corsi di studi del Dipartimento di Scienze Umane (temi educativi, letterari, comunicativi, sportivi e legati alla vita quotidiana) attraverso una prospettiva che ne favorisce l’approfondimento tanto dal punto di vista teorico, quanto da quello empirico (ricerche sul campo con approccio qualitativo e quantitativo). Nella prospettiva della sociologia generale, le tematiche di maggiore interesse riguardano l’analisi dei movimenti sociali, le disuguaglianze, le questioni di genere, la sociologia della salute e, dal punto di vista metodologico, l’utilizzo di tecniche di ricerca partecipative e visuali. Nella prospettiva della sociologia dei processi culturali e comunicativi, gli ambiti di studio hanno come campo centrale le teorie e le tecniche della comunicazione (media tradizionali e digitali), la comunicazione politica, le pratiche partecipative di produzione culturale, la comunicazione persuasiva e pubblicitaria e l’utilizzo delle tecnologie mediali in contesti educativi.

Partecipanti strutturati: D. Morreale, A. Romeo, C. Russo, E. Toscano 

Linee di ricerca

L’area storico-geografica e letteraria studia le società umane integrando prospettive storiche, geografiche, culturali e filologico-letterarie. La ricerca si concentra sui processi storici dal Medioevo all’età contemporanea, sull’evoluzione dei territori e sul ruolo delle produzioni letterarie nella formazione delle identità culturali. La geografia analizza l’organizzazione dello spazio, le reti insediative e le relazioni tra comunità e ambiente, mentre la storia medievale indaga le trasformazioni socio-politiche e religiose che hanno modellato istituzioni, poteri e cultura, favorendo il dialogo con geografia e letteratura. Il filone filologico-letterario esamina le forme e i linguaggi con cui le società antiche hanno espresso la propria identità, con attenzione alla letteratura latina, all’epica e alla trasmissione dei modelli nel tempo. L’italianistica approfondisce la civiltà letteraria dalle origini all’età contemporanea, attraverso analisi filologica, esegesi e contestualizzazione storica, offrendo una visione diacronica e critica della tradizione nazionale. Insieme, queste prospettive mostrano come l’evoluzione dei paesaggi, intrecciata con le tradizioni letterarie e i processi storici, rifletta la continuità e il rinnovamento dei modelli culturali e identitari.

Partecipanti strutturati: M. Colella, A. Colasanti, M. Mattoscio, G. Meledandri, S. Montebelli, A. Ricciardi, J. Siepak, R. Uccellini

Dottorandi: A. Nicotra

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