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Progetto “Linguistica forense punto di incontro tra lingua, diritto e reati”

Spesso, nella comparazione tra diverse scritture, il perito grafologo si trova a prestare attenzione a caratteristiche che vanno oltre la grafia, quali l’ortografia, la punteggiatura e la sintassi dei documenti oggetto di analisi. Oltretutto, frequentemente, nei manuali di grafologia manca la consapevolezza che si abbia a che fare con dati linguistici a tutti gli effetti.

Per maneggiare questi dati è necessaria una figura specifica che, dotata di ampie competenze di linguistica generale, sia in grado di trattare in modo empirico e sistematico le evidenze linguistiche dei testi oggetto di analisi. Tale figura è quella del linguista forense.

Il linguista forense, infatti, utilizza le conoscenze acquisite attraverso lo studio scientifico del linguaggio e delle lingue per la risoluzione di problemi di ambito legale. Egli, dunque, entra nel mondo reale, in particolare nell’ambito giudiziario. In Italia, a differenza di quanto accade in altri Paesi, si parla di linguistica forense quasi esclusivamente con riferimento alle intercettazioni, al riconoscimento vocale e alle trascrizioni. Tuttavia, le competenze del linguista forense possono essere impiegate in molti altri campi: egli può identificare l’autore di uno scritto anonimo o di paternità incerta o contestata; può stabilire se un testo è frutto di plagio; può ricavare da un testo redatto con finalità criminali e di autore sconosciuto informazioni utili alle indagini; può inoltre determinare la veridicità o la spontaneità di una confessione o di una testimonianza grazie agli strumenti dell’analisi conversazionale.

In tale contesto è nato un progetto di ricerca presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi, guidato dalla professoressa Roberta Melazzo, coadiuvata dai dottorandi Michele Turazza e Stefano Santacroce.

Questo filone di ricerca, che è attivo presso Unimarconi fin dal 2022 ed è stato riconosciuto come piano strategico per il DSU a partire dal 2025, ha suscitato fin da subito l’interesse anche della società civile. Dopo la pubblicazione di due articoli, con l’affiliazione di Unimarconi la prof.ssa Melazzo è stata invitata nel 2021 a parlare a due diverse associazioni nazionali di grafologi forensi (locandine in allegato). Dopo la pubblicazione, nel 2022, di una monografia sull’argomento, che aveva lo scopo di fornire delle linee guida, soprattutto ai grafologi, sull’apporto che la linguistica forense può dare alla società e sulle conoscenze linguistiche che essa richiede, nel 2023 la prof.ssa Melazzo è stata intervistata per la rivista divulgativa Polizia e Democrazia (qui e intervista in allegato).

Nel 2024 il gruppo di lavoro ha organizzato un convegno, interamente finanziato da Unimarconi e accreditato dalla Camera Penale di Roma. A questo hanno partecipato, come relatori, linguisti, avvocati e ingegneri (qui per la registrazione integrale). La risonanza avuta dal convegno ha permesso alla prof.ssa Melazzo di entrare nel coordinamento dell’OLF (vedi qui).

Il crescente interesse per la linguistica forense da parte di esperti e della società civile (vedi qui, qui  e qui per le interviste nel podcast ‘Forensics caffé’ e qui (articolo completo in allegato) per un nuovo articolo su Polizia e Democrazia a firma della Prof.ssa Melazzo e della Prof.ssa Orletti) ha portato all’organizzazione di una Tavola Rotonda presso il Senato della Repubblica (qui per il programma e qui per la registrazione integrale), tenutasi il giorno 8 novembre 2024. Tale Tavola Rotonda, cui hanno partecipato tutti i maggiori esponenti dei settori coinvolti, ha avuto il patrocinio di varie università, tra cui Unimarconi, di diverse Camere Penali italiane e di numerose associazioni di settore.

Tra maggio e giugno 2025, poi, un corso di formazione sulla linguistica forense organizzato dall’AISV-OLF (vedi qui) ha subito esaurito i posti a disposizione.

Oggi, grazie alla collaborazione tra Unimarconi e la Camera Penale di Palermo, da sempre aperta alle innovazioni che possano mantenere alti gli standard giuridico-processuali, ci si propone di organizzare, in uno stabile rapporto di cooperazione con gli ingegneri informatici, corsi e giornate di formazione, che hanno lo scopo di addestrare gli avvocati (e più avanti anche i magistrati) sì da evitare che questi nella loro attività, per un verso, incorrano in errori dovuti alla mancanza di conoscenze di linguistica, e continuino, per l’altro, a ignorare che possono contare sulle consulenze di linguisti che lavorano nell’ambito giudiziario.

Lo scopo ultimo del progetto di ricerca, come obiettivo di lunga durata, potrebbe essere quello di arrivare, assieme alle altre università, Camere penali ed enti coinvolti, all’istituzione della figura del linguista forense, una figura professionale riconosciuta dalle istituzioni, da consultare in sede giuridica e giudiziaria (probatoria e processuale).

Informazioni generali

Dipartimento
Dipartimento di Scienze Umane
Responsabile
Roberta Melazzo, Professoressa Associata
Partecipanti coinvolti
Prof.ssa Roberta Melazzo, coadiuvata dal Prof. Luca Alfieri
Come collaboratori al progetto partecipano i dottorandi Michele Turazza, Stefano Santacroce, Valentina Lombardo di Monte Iato
Destinatari
Magistrati, avvocati e membri delle forze dell’ordine
Periodo di attività
2021-2025
Partner
  • Camera Penale di Palermo
  • AISV-OLF (Associazione Scienze della Voce-Osservatorio di Linguistica Forense)
Ambito
Trasferimento tecnologico
Link esterni
  • Intervista su Polizia e Democrazia del 13 febbraio 2023: qui
  • Registrazione integrale Convegno di Linguistica Forense: qui
  • Gruppo di Coordinamento dell’OLF: qui
  • Podcast Forensics Caffè del 03 giugno 2024: qui
  • Articolo su Polizia e Democrazia del 16 dicembre 2024: qui
  • Podcast Forensics Caffè del 04 novembre 2024: qui
  • Programma della Tavola Rotonda al Senato della Repubblica: qui
  • Registrazione integrale Tavola Rotonda al Senato della Repubblica: qui
  • Corso AISV-OLF: qui
Contatti
r.melazzo@unimarconi.it