L-1 Beni Culturali: Conoscenza, Gestione, Valorizzazione

Obiettivi

Il corso di laurea in Beni Culturali: conoscenza, gestione, valorizzazione prepara figure professionali con una solida base umanistica, capaci di unire il mondo della cultura con le nuove tecnologie. L’obiettivo è innovare il modo di gestire, valorizzare, tutelare e conservare i beni culturali, integrando le conoscenze tradizionali con le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale e dai nuovi media. Tale scenario richiede competenze multidisciplinari che uniscano saperi classici e discipline moderne, per formare professionisti flessibili e pronti a lavorare in diversi ambiti del settore culturale.

Dopo una solida formazione umanistica fondata su insegnamenti istituzionali di ambito storico, linguistico-letterario ed antropologico, il corso di laurea si apre progressivamente, nel secondo e terzo anno, ad un ampio spettro di discipline specifiche  finalizzate allo studio, alla valorizzazione, alla conservazione e alla tutela del patrimonio culturale, concepito nella sua più ampia articolazione di contenuti e metodi, nei settori dell’archeologia, della storia dell’arte, dell’archivistica e biblioteconomia, demoetnoantropologici ed ambientali, oltre che alla legislazione che li riguarda.

L’articolazione del curriculum in indirizzi o orientamenti interni, unitamente alla presenza di corsi a scelta libera, consente allo studente di approfondire le conoscenze e le competenze nei campi operativi di maggior interesse personale, anche attraverso la frequenza di laboratori virtuali attivati su tematiche di attualità in relazione alle evoluzioni delle competenze professionali richieste dal mercato del lavoro.

Storico-artistico: è rivolto a chi è interessato agli studi storici, alla storia dell’arte e alla tutela e valorizzazione del patrimonio artistico. Il percorso offre una solida formazione nelle arti visive, dall’antichità all’età contemporanea, con insegnamenti dedicati alla catalogazione e classificazione dei beni culturali, nonché all’impiego delle nuove tecnologie digitali per la loro conservazione.

Archeologico: è pensato per chi vuole comprendere le civiltà del passato attraverso lo studio delle loro tracce materiali. Il percorso coniuga le discipline archeologiche con l’analisi delle fonti letterarie, storiche e antropologiche, dall’età classica al medioevo, ponendo particolare attenzione alla metodologia della ricerca e all’uso delle tecnologie digitali per documentare, conservare e valorizzare i reperti archeologici.

Demoetnoantropologico: è dedicato allo studio delle culture popolari e delle tradizioni, con un’attenzione particolare ai patrimoni immateriali, alle pratiche sociali e alla diversità culturale. Il percorso integra la formazione antropologica con competenze storiche, artistiche, archivistiche e digitali, offrendo strumenti per analizzare e valorizzare la memoria collettiva e i saperi delle comunità.

Archivistico: è rivolto a chi desidera acquisire competenze nelle metodologie per la conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio documentario e archivistico. Il percorso unisce una solida formazione storico-letteraria a insegnamenti specifici in archivistica, biblioteconomia e digitalizzazione del patrimonio culturale e documentario.

Il corso fornisce le basi e gli strumenti per entrare subito nel mondo del lavoro o per continuare gli studi, come lauree magistrali o master, in modo da specializzarsi in base alle proprie passioni e attitudini.

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Per essere ammessi al Corso di Laurea Triennale in Beni Culturali: Conoscenza, Gestione, Valorizzazione occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo.

Tenendo presenti gli obiettivi formativi specifici del Corso, è inoltre richiesto il possesso di conoscenze di base in Lingua e Letteratura Italiana, al livello previsto in uscita dalle scuole secondarie di secondo grado.  Al fine di verificare il possesso delle conoscenze richieste in ingresso, l’Ateneo ha predisposto uno specifico Test Orientativo non selettivo. Il test, pur non precludendo in alcun modo l’iscrizione al corso, è obbligatorio. Nel caso in cui la verifica non sia positiva saranno indicati allo Studente, come obblighi formativi aggiuntivi, specifici percorsi formativi di supporto didattico per il ripristino delle competenze di base in modo da consentire allo Studente di affrontare adeguatamente il percorso formativo. Il Test Orientativo deve essere effettuato entro i 60 giorni che decorrono dall’immatricolazione e comunque prima di sostenere esami.

La verifica degli obiettivi formativi si basa sulle prove di accertamento, intermedie e finali, scritte e/o orali, degli insegnamenti e delle attività integrative nei quali si articola il piano di studi. Gli esami finali di accertamento degli esiti di apprendimento degli studenti e la discussione del lavoro di TESI sono svolti in PRESENZA DELLO STUDENTE davanti alla commissione costituita secondo la normativa vigente in materia.

La laurea triennale in Beni Culturali dà l’opportunità agli iscritti di seguire il programma accademico in modalità digitale.

Uno dei principali benefici di intraprendere un corso di laurea triennale online è la libertà di accedere alle lezioni e alle risorse educative tramite una piattaforma virtuale specifica, “MyUnimarconi”, da qualsiasi posto e in qualsiasi orario, facilitando la pianificazione del percorso di studi in accordo con le necessità e gli impegni personali.

La piattaforma digitale, MyUnimarconi, fornisce uno spazio interattivo in cui gli studenti possono entrare in contatto con professori, attraverso strumenti di comunicazione e collaborazione di ultima generazione, facilitando notevolmente il processo di apprendimento grazie a un’esperienza di studio all’avanguardia.

Struttura della prova finale

La prova finale prevede la produzione di un elaborato e un Esame di Laurea, che include la discussione dell’elaborato stesso davanti a una Commissione e la proclamazione con attribuzione del voto di Laurea.

I Dipartimenti disciplinano le tipologie di elaborato finale ammissibili, le caratteristiche dell’Esame di Laurea e la modalità di attribuzione del voto di Laurea.

Assegnazione della materia di Laurea

In qualsiasi momento, può inoltrare la richiesta di assegnazione della materia di Laurea lo Studente regolarmente iscritto a cui manchino per la conclusione del percorso accademico non più di 4 esami comprese eventuali idoneità per cui siano attribuiti almeno 6 CFU.

Nella richiesta di assegnazione dell’elaborato finale, lo Studente indica, in ordine di preferenza, tre materie in cui vorrebbe sostenere la prova finale, scelte fra gli insegnamenti già sostenuti o convalidati.  Gli Uffici identificano, seguendo l’ordine di preferenza, un Docente afferente al settore delle materie indicate o a un settore affine, disponibile a svolgere il ruolo di Relatore e ne comunicano il nominativo allo Studente.

Devono sempre trascorrere almeno quattro mesi fra il momento della richiesta di assegnazione e la consegna dell’elaborato finale.

Transitoriamente, nel modulo di richiesta lo Studente indica la sessione e l’appello in cui vorrebbe laurearsi, ma tale indicazione è da considerarsi solo orientativa, poiché sarà il Relatore assegnato, dopo essere stato contattato dallo Studente, a dare le indicazioni sul processo che porterà alla Laurea.

A seguito dell’assegnazione della materia, lo Studente è tenuto a contattare il Relatore, che fornisce indicazioni sull’elaborato da redigere (si veda quanto delineato sotto in riferimento all’elaborato finale) e sul tempo ritenuto opportuno per la produzione dello stesso. L’indicazione fornita dal Relatore è da intendersi come il primo obiettivo possibile; i tempi effettivi di svolgimento saranno determinati dall’andamento del lavoro che porterà alla produzione di un elaborato di livello almeno sufficiente a giudizio del Relatore.

Elaborato finale

L’elaborato finale deve essere inerente alle tematiche trattate all’interno del Corso di Studio e, in particolare, alla materia assegnata per la prova finale.

L’elaborato finale può consistere nella redazione di uno short-paper e deve avere una lunghezza compresa tra le 20-30 pagine, bibliografia inclusa.

Nell’ambito delle tipologie di elaborato previste per il Dipartimento o il Corso di Studio di afferenza, il Relatore determina liberamente quale tipologia di elaborato finale assegnare a ciascun laureando, in coerenza con la propria disciplina.

L’elaborato deve essere redatto in lingua italiana (salvo diversa indicazione presente nel Regolamento didattico del Corso di Studio).

Le caratteristiche editoriali (per gli elaborati in formato testuale) devono essere le seguenti:

  • lunghezza compresa fra circa 20 e 30 pagine, bibliografia inclusa;
  • carattere del corpo del testo: Times New Roman, dimensione 12;
  • interlinea: 1,5;
  • margini: 3 cm.

Il Relatore assegna allo Studente la tematica e il tipo di elaborato da svolgere, fornendo tutte le indicazioni iniziali ritenute opportune all’ottimale svolgimento del lavoro. È il Relatore ad autorizzare lo Studente alla consegna dell’elaborato quando ritiene che lo stesso abbia raggiunto un livello almeno sufficiente ad accedere all’Esame di Laurea. Il Relatore formula una valutazione sull’elaborato e sul processo di redazione/produzione secondo i criteri indicati a seguire.

Non è prevista l’assegnazione di un Correlatore o di un Controrelatore.

Esame di Laurea

L’esame di Laurea prevede una discussione dell’elaborato finale davanti a una Commissione e la proclamazione con attribuzione del voto di Laurea.

L’Esame di Laurea si svolge in presenza ed è pubblico. La Segreteria possono fornire indicazioni logistiche in riferimento alla possibilità di partecipazione da parte di uditori.

L’Esame di Laurea si apre con un discorso di accoglienza ai Candidati da parte del Presidente della Commissione.

Il tempo attribuito alla discussione per ogni Candidato è orientativamente di circa 5-10 minuti.

È possibile utilizzare una presentazione Power Point ma la stessa non è obbligatoria e non è necessaria la disponibilità di ulteriori materiali durante la discussione.

Durante la proclamazione, la Commissione e il Candidato indossano la toga e il tocco.

Assegnazione del voto di laurea

Il voto di laurea viene assegnato tenendo conto dell’intera carriera dello Studente all’interno del Corso di Studio, dei tempi e delle modalità di acquisizione dei Crediti Formativi Universitari, delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale, nonché di eventuali altri elementi rilevanti come illustrato più oltre.

La Commissione che valuta la prova finale ha a disposizione per ogni Candidato:

  • il curriculum di studio;
  • la media delle valutazioni conseguite negli esami di profitto;
  • la segnalazione di elementi rilevanti ai fini della valutazione (si veda sotto);
  • la valutazione del Relatore sull’elaborato e sul processo di stesura.

Il punteggio di partenza con cui il Candidato è ammesso all’Esame di Laurea è costituito dalla media ponderata dei voti conseguiti negli esami di profitto (media pesata sui Crediti Formativi Universitari attribuiti agli insegnamenti), approssimata a due decimali. Ai fini del calcolo, il voto di 30/30 con lode è equiparato a 31/30. La media in trentesimi va moltiplicata per 110 e divisa per 30 in modo da ottenere il corrispettivo valore in centodecimi.

Il Relatore è tenuto a formulare una valutazione complessiva sulla base dei seguenti criteri:

  • qualità dell’elaborato prodotto;
  • andamento del processo di stesura in termini di rispondenza alle indicazioni fornite;
  • dimostrazione da parte dello Studente nella produzione dell’elaborato della capacità di analizzare criticamente i contenuti inerenti al campo di studi;
  • dimostrazione da parte dello Studente nella produzione dell’elaborato della capacità di comunicare informazioni in maniera adeguata al campo di studi;
  • dimostrazione da parte dello Studente nella produzione dell’elaborato di capacità di apprendimento autonome.

La Commissione è tenuta a formulare una valutazione complessiva della discussione sulla base dei seguenti criteri:

  • dimostrazione da parte dello Studente nella discussione della capacità di analizzare criticamente i contenuti inerenti al campo di studi;
  • dimostrazione da parte dello Studente nella discussione della capacità di comunicare informazioni in maniera adeguata al campo di studi.

Il punteggio attribuito dalla Commissione alla prova finale, sulla base della proposta del Relatore, va ad aggiungersi al punteggio di partenza e può andare da 0 a 6 punti. Tale punteggio è così composto:

  • Punti da 0 a 5 attribuiti dalla Commissione che valuta la discussione, sulla base della proposta del Relatore (0 punti per valutazione APPENA SUFFICIENTE; 1 punto per valutazione SUFFICIENTE; 2 punti per valutazione DISCRETO; 3 punti per valutazione BUONO; 4 punti per valutazione MOLTO BUONO; 5 punti per valutazione OTTIMO);
  • Punto 1 eventualmente attribuibile nei seguenti casi: Laurea in corso (entro tre anni dall’iscrizione a un corso triennale[1]); esperienza di studio internazionale all’interno del curriculum di studi (es.: certificazione Erasmus); partecipazione ad attività e progetti di Ateneo (es.: partecipazione alle attività di Assicurazione della Qualità).

Il voto minimo di superamento della prova è 66/110. Per i Candidati che raggiungano il punteggio di 110/110, la Commissione all’unanimità può attribuire la lode, se proposta dal Relatore.

[1] Dal Documento di accompagnamento e approfondimento degli indicatori ANVUR (versione 19 luglio 2023): lo studente è regolare all’interno dell’Ateneo in cui è iscritto (…) se il totale di anni di iscrizione in quell’Ateneo e ciclo (primo ciclo L, LMCU; secondo ciclo LM) nelle sue carriere (escludendo quelle chiuse per laurea), è inferiore o uguale alla durata normale (espressa in anni) del corso.

Il corso di laurea consente agli studenti la possibilità di svolgere dei periodi formativi all’estero tramite il programma europeo ERASMUS+.

Il corso di studio forma operatori in grado di intraprendere, in ruoli collaborativi e di supporto, compiti di consulenza promozione e assistenza nei settori della ricerca, della conservazione, della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, ed in settori collegati alla filiera, quale ad esempio il turismo culturale, sia presso enti pubblici (statali e locali) e istituzioni quali soprintendenze, musei, parchi naturali e archeologici, centri di studi e ricerche, fondazioni culturali, che aziende private operanti nel settore della tutela, gestione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale.

Il Corso offre competenze adatte anche all’esercizio delle nuove professioni che si stanno definendo grazie all’applicazione delle nuove tecnologie, di divulgatore e comunicatore dei beni culturali, oltre ad attività professionali connesse più in generale all’organizzazione di eventi culturali quali mostre ed esposizioni, convegni ed eventi che abbiano per oggetto il Patrimonio culturale.

Infine il percorso formativo consente il proseguimento della carriera accademica finalizzata alla specializzazione del profilo professionale secondo le attitudini e gli interessi degli studenti, tramite l’accesso ai master di I livello o alle Lauree Magistrali, sia di proseguimento che di affinità, secondo i Regolamenti didattici delle singole Università.

Il corso prepara alla professione di:

  • Tecnici dei musei – (3.4.4.2.1.)
  • Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali – (3.4.1.2.1)
  • Assistenti di archivio e di biblioteca – (3.3.1.1.2)
  • Tecnici delle biblioteche – (3.4.4.2.2.)