Insegnamento

Diritto civile

Docente
Prof. Restuccia Riccardo

Settore scientifico Disciplinare

IUS/01

CFU

09+06

Descrizione dell'insegnamento

Il corso di insegnamento di Diritto Civile segna una inversione di metodo rispetto ai corsi di Diritto Privato. In questi ultimi il metodo di trattazione della materia e dell’insegnamento è sintetico; vengono impartite le nozioni base, omettendo la dimostrazione del come si è pervenuti a formulare quelle nozioni. Nel corso di Diritto Civile, invece, il metodo applicato è analitico; la trattazione tende, infatti, a far conoscere gli strumenti operativi, concettuali e pratici di cui si avvale l’operatore giuridico nella “costruzione” degli istituti giuridici. Il corso di Diritto Civile, dunque, rappresenta il luogo nel quale si illustrano i caratteri della dimostrazione giuridica; e cioè le tecniche e le argomentazioni mediante le quali l’operatore giuridico dimostra la verità della propria tesi per ottenere l’attribuzione della prevalenza in una controversia o, comunque, su una questione scientifica. Data la natura del corso, il tema che si presceglie è necessariamente casuale, perché non contano tanto le nozioni che si acquisiscono (compito questo assegnato al Diritto Privato), quanto piuttosto il metodo ed i procedimenti con i quali le stesse nozioni vengono raggiunte.

Nella specie, l’oggetto del corso Diritto Civile riguarda lo studio della disciplina di diritto comune in tema di Contratti in generale contemplata nel titolo secondo del libro quarto del codice civile (art. 1321 ss.), nonché, in tale ambito, la disamina del contratto di Mandato il cui regime si attinge dal titolo terzo del libro quarto del codice civile (art. 1703 ss.) che, in una visione d’insieme, si occupa delle regole dei singoli contratti ivi contemplati; cioè di quegli schemi contrattuali tipici che soggiacciono ad una disciplina espressamente prevista.

Nel linguaggio corrente l’idea di contratto viene accostata a certe caratteristiche –quali ad esempio, la negoziazione, oppure la solennità della stipulazione o l’esistenza di un documento- che, tuttavia, si riscontrano soltanto in qualche fattispecie ed esperienza di contratto, mentre la definizione giuridica punta e si poggia su di un minimo comune denominatore: la sussistenza di un accordo relativo ad un rapporto giuridico di natura patrimoniale. Proprio per questa sua connotazione la nozione giuridica di contratto si presenta più circoscritta rispetto a quella del linguaggio comune: non tutti i patti o promesse sono contratti, ma solo ove abbiano ad oggetto la regolamentazione di rapporti patrimoniali.
L’ambito di fenomeni riuniti nella nozione giuridica di contratto coincide, dunque, con tutta la gamma di accordi che animano la vita economica della società: dalle micro alle macro convenzioni. Ma la stessa idea di attività economica –se non bene intesa- può essere fuorviante: il contratto, infatti, è il mezzo tramite il quale si regolamentano, da un punto di vista economico ed organizzativo, attività di ordine culturale, politico e religioso (contratto di associazione); è lo strumento con cui si regolano interessi economici nell’ambito di rapporti familiari e personali (convenzioni matrimoniali); è uno dei rimedi per comporre bonariamente una lite (transazione); è lo strumento che serve a risolvere le vicende di natura patrimoniale in tema di successione ereditaria (divisione ereditaria). Si tratta, cioè, della massima espressione del potere di autodeterminazione dei privati teso a regolare il loro assetto di interessi patrimoniali.

La storia del contratto, del resto, si identifica con la storia degli scambi e dei traffici commerciali e, in una visione più ampia e generalizzata, con la storia dell’organizzazione economico-sociale.
Nel quadro appena tratteggiato il contratto di mandato assume una funzione ordinante rispetto a tutte le dinamiche presenti nelle relazioni contrattuali connotate da atti di cooperazione: esso, in sostanza, rappresenta l’archetipo di tutti i contratti caratterizzati dalla funzione gestoria, cioè la causa, sulla quale si fonda il compimento degli atti compiuti nell’interesse altrui.

La materia è illustrata criticamente, facendo costante riferimento alle disposizioni contenute nel codice civile e nelle principali leggi speciali ad esso collegate. Peculiare attenzione è dedicata alle novità legislative e alle linee di sviluppo caratterizzanti il sistema.

Ulteriori eventuali approfondimenti potranno trovare spazio qualora, per esigenze lavorative o personali, gli studenti si mostrino interessati a particolari istituti o argomenti, il tutto, sempre, nel rispetto dell’equilibrio del corso stesso.

Il programma proposto, pur privilegiando il diritto positivo interno, considera altresì le connessioni con il diritto dell’Unione europea.

L’insegnamento è fondamentale per tutti gli sbocchi tradizionali delle professioni giuridiche.

 

Obiettivi formativi (espressi come risultati di apprendimento attesi)

Al termine di questo corso lo studente sarà in grado di:

1. Risultati in termini di conoscenza e comprensione:

  • conoscere e comprendere, in una visione unitaria dell’ordinamento nazionale ed europeo e alla luce dell’evoluzione legislativa, giurisprudenziale e dottrinale, le principali tematiche afferenti alla disciplina generale del contratto e del mandato.

2. Capacità di applicare conoscenze e comprensione:
  • trattare in modo sistematico tutti gli istituti giuridici richiamati dalla disciplina generale del contratto e del mandato;
  • applicare le competenze teoriche acquisite riguardo agli aspetti fondamentali e caratterizzanti il sistema italiano del diritto dei contratti;
  • individuare le norme da applicare ad una determinata fattispecie e consultare criticamente il codice civile e le leggi speciali ad esso collegate;
  • essere in grado di confrontarsi con casi pratici e con problemi giuridici complessi elaborando possibili soluzioni giuridiche;
  • comprendere pronunce giurisprudenziali, di merito e di legittimità.

3. Competenze trasversali:

Autonomia di giudizio:
  • applicare in maniera critica le conoscenze acquisite;
  • valutare autonomamente la ratio delle norme e la loro collocazione nel sistema, sia al fine di una loro applicazione consapevole sia al fine della comprensione del dibattito dottrinario e dell’evoluzione giurisprudenziale.

Abilità comunicative:
  • riferire le conoscenze apprese con proprietà di linguaggio, oltre che in modo chiaro e puntuale, mediante un’esposizione logico-argomentativa adeguata e conforme ai principi basilari della materia.

Prerequisiti

Buona conoscenza della lingua italiana e adeguate capacità logiche. Il superamento dell’esame di profitto di Diritto Privato è propedeutico all’esame di Diritto Civile.

Contenuti dell'insegnamento

Il contratto - parte generale

  • I requisiti del contratto
  • In  particolare: l’oggetto e l’accordo tra i contraenti
  • La conclusione del contratto
  • La tutela del contraente debole e la buona fede contrattuale
  • Alcune turbative della volontà dei contraenti
  • I vizi della volontà
  • La rescissione del contratto e la nozione di incapacità
  • La struttura ed il contenuto del contratto
  • Ultimi cenni sugli elementi accidentali e sulla presupposizione e l’interpretazione del contratto
  • La causa del contratto
  • La questione del tipo contrattuale
  • La valutazione della funzione, della liceità e della  meritevolezza del contratto e le turbative sull’attuazione del programma negoziale.
  • La risoluzione del contratto
  • L’efficacia del contratto
  • L’inefficacia del contratto
Il mandato
  • Il mandato nel sistema delle fonti dell’obbligazione e nella tipologia contrattuale
  • Mandato ed altre fattispecie: punti di contatto e diversità
  • La causa e l’esecuzione del mandato
  • Oggetto e forma del mandato
  • Effetti del mandato
  • I vizi del mandato
  • Le obbligazioni derivanti dal mandato
  • I limiti del mandato
  • Estinzione del mandato

Attività didattiche

Didattica erogativa

L’insegnamento prevede, per ciascun CFU, 5 ore di didattica erogativa, costituite da 2,5 videolezioni (tenendo conto delle necessità di riascolto da parte dello studente) corredate da materiale testuale in PDF.

In ciascuna videolezione:

  • sono esplicitati gli obiettivi della stessa e gli argomenti oggetto di trattazione;
  • sono evidenziate le nozioni giuridiche presentate;
  • sono esposti in modo sistematico gli istituti giuridici oggetto di studio;
  • sono individuate in modo puntuale le norme giuridiche di riferimento, oltre che le pronunce più significative della giurisprudenza che si sono occupate di ciascun argomento trattato;
  • peculiare cura è dedicata al linguaggio tecnico-giuridico.

Didattica interattiva

L’insegnamento segue quanto previsto dalle Linee Guida di Ateneo sulla didattica interattiva e l’interazione didattica, e propone, per ciascun CFU, 1 ora di Didattica Interattiva dedicata alle seguenti attività: lettura area FAQ, partecipazione ad e-tivity strutturata costituita da attività finalizzate alla restituzione di un feedback formativo, interazioni sincrone dedicate a tale restituzione (principalmente aule virtuali) e interazione specifica con i tutors, mediante la piattaforma informatica. Durante lo svolgimento delle aule virtuali vengono prospettati casi pratici, cui dare soluzione motivata secondo la metodica acquisita dalla fruizione delle lezioni e del materiale didattico e applicando le conoscenze teoriche conseguite e la normativa di riferimento; vengono altresì proposte e analizzate rilevanti pronunce della giurisprudenza.

Modalità di verifica dell'apprendimento

1.Tipologie di prove d’esame

L’esame si svolge in forma scritta e/o orale.
Durante lo svolgimento dell’esame lo studente può liberamente servirsi del codice civile (non annotato con la giurisprudenza e/o con la dottrina).
La prova scritta consiste in domande a risposta aperta di tipo tematico-concettuale aventi ad oggetto gli argomenti contemplati nel programma del corso.
La prova scritta ha una durata massima di 90 minuti.
La prova orale consiste in un colloquio nel quale vengono rivolte allo studente domande aventi ad oggetto gli argomenti contemplati nel programma del corso.
La prova orale ha una durata media di 30 minuti.

I quesiti formulati per entrambe le prove sono finalizzati a verificare:

  • la solidità e la completezza della preparazione dello studente;
  • la capacità di ragionamento dello studente riguardo alle nozioni giuridiche acquisite e la capacità di applicare in maniera critica le suddette conoscenze;
  • la capacità dello studente di valutare autonomamente la ratio delle norme e la loro collocazione nel sistema e di analizzare in modo critico e con costrutto le teorie civilistiche apprese nello studio del Corso.
Particolare attenzione viene prestata all’acquisizione da parte dello studente di proprietà di linguaggio e alla padronanza della terminologia tecnica nonché alla capacità di riferire le conoscenze apprese in modo puntuale e critico, mediante un’esposizione logico-argomentativa adeguata.

 
2. Criteri/regole per l’attribuzione del giudizio finale

1. Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dai Corsi ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d’esame, la quale deve essere svolta in presenza dello studente davanti ad apposita Commissione ai sensi dell’art. 11, comma 7, lett. e) del DM 270/2004.

2. Per l’attribuzione del giudizio finale si tiene conto della conoscenza complessiva della materia e degli istituti giuridici oggetto del corso acquisita dallo studente, della capacità di applicare in maniera critica le conoscenze apprese, della capacità di utilizzare un adeguato lessico tecnico-giuridico e della capacità di effettuare collegamenti sistematici fra i diversi istituti considerati. A tal fine è fondamentale per la preparazione dell’esame lo studio della materia su un idoneo manuale, il confronto costante con un testo normativo aggiornato (Codice Civile e leggi complementari) e l’ascolto delle videolezioni. L’ulteriore materiale didattico, presente in piattaforma costituisce un semplice complemento, utilizzabile solo per un eventuale confronto dialettico con i sussidi sopra elencati.

Libri di testo

Oltre alle lezioni realizzate dal Docente ed ai materiali didattici pubblicati in piattaforma, è obbligatorio lo studio dei seguenti testi:

  • A. Cataudella, I contratti – parte generale,  Giappichelli, Torino, Ultima edizione.
  • A. Luminoso, Il mandato, tratto da Trattato di diritto privato. Obbligazioni e contratti, diretto da Pietro Rescigno, vol. 12, Utet, ultima ed.,  (capitoli I, II, III, IV, V, VI- pp. 1-209).

Ricevimento studenti

Previo appuntamento (r.restuccia@unimarconi.it)