Diritto civile
IUS/01
09+06
Il corso di insegnamento di Diritto Civile segna una inversione di metodo rispetto ai corsi di Diritto Privato. In questi ultimi il metodo di trattazione della materia e dell’insegnamento è sintetico; vengono impartite le nozioni base, omettendo la dimostrazione del come si è pervenuti a formulare quelle nozioni. Nel corso di Diritto Civile, invece, il metodo applicato è analitico; la trattazione tende, infatti, a far conoscere gli strumenti operativi, concettuali e pratici di cui si avvale l’operatore giuridico nella “costruzione” degli istituti giuridici. Il corso di Diritto Civile, dunque, rappresenta il luogo nel quale si illustrano i caratteri della dimostrazione giuridica; e cioè le tecniche e le argomentazioni mediante le quali l’operatore giuridico dimostra la verità della propria tesi per ottenere l’attribuzione della prevalenza in una controversia o, comunque, su una questione scientifica. Data la natura del corso, il tema che si presceglie è necessariamente casuale, perché non contano tanto le nozioni che si acquisiscono (compito questo assegnato al Diritto Privato), quanto piuttosto il metodo ed i procedimenti con i quali le stesse nozioni vengono raggiunte. Nella specie, l’oggetto del corso Diritto Civile riguarda lo studio della disciplina di diritto comune in tema di Contratti in generale contemplata nel titolo secondo del libro quarto del codice civile (art. 1321 ss.), nonché, in tale ambito, la disamina del contratto di Mandato il cui regime si attinge dal titolo terzo del libro quarto del codice civile (art. 1703 ss.) che, in una visione d’insieme, si occupa delle regole dei singoli contratti ivi contemplati; cioè di quegli schemi contrattuali tipici che soggiacciono ad una disciplina espressamente prevista.Nel linguaggio corrente l’idea di contratto viene accostata a certe caratteristiche –quali ad esempio, la negoziazione, oppure la solennità della stipulazione o l’esistenza di un documento- che, tuttavia, si riscontrano soltanto in qualche fattispecie ed esperienza di contratto, mentre la definizione giuridica punta e si poggia su di un minimo comune denominatore: la sussistenza di un accordo relativo ad un rapporto giuridico di natura patrimoniale. Proprio per questa sua connotazione la nozione giuridica di contratto si presenta più circoscritta rispetto a quella del linguaggio comune: non tutti i patti o promesse sono contratti, ma solo ove abbiano ad oggetto la regolamentazione di rapporti patrimoniali.L’ambito di fenomeni riuniti nella nozione giuridica di contratto coincide, dunque, con tutta la gamma di accordi che animano la vita economica della società: dalle micro alle macro convenzioni. Ma la stessa idea di attività economica –se non bene intesa- può essere fuorviante: il contratto, infatti, è il mezzo tramite il quale si regolamentano, da un punto di vista economico ed organizzativo, attività di ordine culturale, politico e religioso (contratto di associazione); è lo strumento con cui si regolano interessi economici nell’ambito di rapporti familiari e personali (convenzioni matrimoniali); è uno dei rimedi per comporre bonariamente una lite (transazione); è lo strumento che serve a risolvere le vicende di natura patrimoniale in tema di successione ereditaria (divisione ereditaria). Si tratta, cioè, della massima espressione del potere di autodeterminazione dei privati teso a regolare il loro assetto di interessi patrimoniali.La storia del contratto, del resto, si identifica con la storia degli scambi e dei traffici commerciali e, in una visione più ampia e generalizzata, con la storia dell’organizzazione economico-sociale.Nel quadro appena tratteggiato il contratto di mandato assume una funzione ordinante rispetto a tutte le dinamiche presenti nelle relazioni contrattuali connotate da atti di cooperazione: esso, in sostanza, rappresenta l’archetipo di tutti i contratti caratterizzati dalla funzione gestoria, cioè la causa, sulla quale si fonda il compimento degli atti compiuti nell’interesse altrui.La materia è illustrata criticamente, facendo costante riferimento alle disposizioni contenute nel codice civile e nelle principali leggi speciali ad esso collegate. Peculiare attenzione è dedicata alle novità legislative e alle linee di sviluppo caratterizzanti il sistema.Ulteriori eventuali approfondimenti potranno trovare spazio qualora, per esigenze lavorative o personali, gli studenti si mostrino interessati a particolari istituti o argomenti, il tutto, sempre, nel rispetto dell’equilibrio del corso stesso.Il programma proposto, pur privilegiando il diritto positivo interno, considera altresì le connessioni con il diritto dell’Unione europea.L’insegnamento è fondamentale per tutti gli sbocchi tradizionali delle professioni giuridiche.
Al termine di questo corso lo studente sarà in grado di:1. Risultati in termini di conoscenza e comprensione:
Buona conoscenza della lingua italiana e adeguate capacità logiche. Il superamento dell’esame di profitto di Diritto Privato è propedeutico all’esame di Diritto Civile.
Il contratto - parte generale
Didattica erogativaL’insegnamento prevede, per ciascun CFU, 5 ore di didattica erogativa, costituite da 2,5 videolezioni (tenendo conto delle necessità di riascolto da parte dello studente) corredate da materiale testuale in PDF.In ciascuna videolezione:
1.Tipologie di prove d’esameL’esame si svolge in forma scritta e/o orale.Durante lo svolgimento dell’esame lo studente può liberamente servirsi del codice civile (non annotato con la giurisprudenza e/o con la dottrina).La prova scritta consiste in domande a risposta aperta di tipo tematico-concettuale aventi ad oggetto gli argomenti contemplati nel programma del corso.La prova scritta ha una durata massima di 90 minuti.La prova orale consiste in un colloquio nel quale vengono rivolte allo studente domande aventi ad oggetto gli argomenti contemplati nel programma del corso.La prova orale ha una durata media di 30 minuti.I quesiti formulati per entrambe le prove sono finalizzati a verificare:
Oltre alle lezioni realizzate dal Docente ed ai materiali didattici pubblicati in piattaforma, è obbligatorio lo studio dei seguenti testi:
Previo appuntamento (r.restuccia@unimarconi.it)