Insegnamento

Sociologia della devianza e politiche della sicurezza

Docente
Prof. Peluso Pasquale

Settore scientifico Disciplinare

SPS/12

CFU

12

Descrizione dell'insegnamento

Il corso di Sociologia della Devianza e politiche della sicurezza ha carattere istituzionale ed ha per oggetto le categorie giuridiche e sociologiche della devianza e della criminalità, l’analisi dei principali temi di ricerca della sociologia della devianza, nonché l’analisi della criminalità attraverso specifici crimini utilizzando un approccio differente che mette in luce come chiunque può essere vittimizzato e, pertanto, occorre pensare al crimine in modo diverso.

Il Corso si articola idealmente in tre parti:

  1. la prima parte attiene all’analisi delle principali teorie criminologiche così come succedutesi attraverso le epoche ed i contesti storico-sociali;
  2. la seconda parte ha ad oggetto i principali temi di analisi della sociologia della devianza: dal suicidio, alla violenza di genere, alla prostituzione, dall’eziologia dei crimini violenti, al consumo delle sostanze illegali;
  3. la terza parte ha ad oggetto le cause del comportamento criminale e la vittimizzazione che può riguardare chiunque e le più moderne teorie e strategie di prevenzione.
La materia è illustrata analiticamente, facendo riferimento alle teorie classiche ma anche a quelle più recenti, al fine di permettere allo studente di orientarsi criticamente tra le definizioni e le spiegazioni dei comportamenti devianti e criminali comprendendo i mutamenti verificatisi nel contesto culturale contemporaneo; la genesi e le manifestazioni di tali condotte insieme alle reazioni formali ed informali poste in essere dal contesto sociale permette alle agenzie di controllo sociale ed alle agenzie di socializzazione di implementare efficaci programmi di prevenzione. Sono analizzati i principali temi che animano la ricerca sociologica ed un focus è non solo sulle cause del comportamento criminale ma anche sui processi di vittimizzazione e sulle variabili che possono influenzarla. Infine, soffermando l’attenzione sulla prevenzione particolare attenzione viene data ad un approccio diverso e più recente che dà risalto all’analisi del contesto in cui in cui le strategie di prevenzione devono essere atttuate ed allo studio dei soggetti che si relazionano con il contesto. Sono riportati anche esempi di politiche atttuate. Per poter attuare delle soluzioni al bisogno di sicurezza ed alla dilagante criminalità occorre pensare al crimine in modo diverso e specifico.
Ulteriori eventuali approfondimenti potranno trovare spazio qualora, per esigenze lavorative o personali, gli studenti si mostrino interessati a particolari istituti o argomenti, il tutto, sempre, nel rispetto dell’equilibrio del corso stesso.
Il programma proposto, pur privilegiando i temi classici della sociologia della devianza, considera altresì quelli che possono essere i temi di maggiore attualità e di maggiore coinvolgimento per i discenti, tenuto conto delle loro future professionalità. L’insegnamento non è propedeutico ad altri insegnamenti obbligatori del Corso di Laurea ma è fondamentale per tutti gli indirizzi del C.d.S.

Obiettivi formativi (espressi come risultati di apprendimento attesi)

Risultati in termini di conoscenza e comprensione

  • Conoscere e comprendere i principali approcci teorici della genesi della devianza e dei comportamenti criminali;
  • Conoscere le definizioni e le principali spiegazioni dei comportamenti devianti o criminali;
  • Conoscere e comprendere l’apporto delle principali teorie criminologiche così come succedutesi attraverso le diverse epoche ed i diversi contesti storico-sociali;
  • Conoscere e comprendere i principali temi di analisi della sociologia della devianza partendo dal suicidio, passando per la violenza di genere, la prostituzione, l’eziologia dei crimini violenti, la criminalità economica, concludendo con il consumo delle sostanze illegali;
  • Conoscere e comprendere la genesi e le manifestazioni di condotte devianti e criminali insieme alle reazioni formali ed informali poste in essere dal contesto scoiale;
  • Conoscere e comprendere i nessi tra modelli interpretativi della devianza, rappresentazioni sociali e tendenze delle politiche di controllo;
  • Conoscere e comprendere l’evoluzione della criminalità e della devianza;
  • Conoscere e comprendere le principali forme di prevenzione della criminalità;
  • Conoscere e comprendere le applicazioni dell’approccio ecologico alla criminalità e le attività di prevenzione situazionale.
 2. Capacità di applicare conoscenze e comprensione
  • Applicare le competenze teoriche acquisite riguardo agli aspetti fondamentali e caratterizzanti la sociologia della devianza e le politiche di prevenzione;
  • Trattare in modo sistematico le principali tematiche afferenti alla sociologia della devianza ed a i temi oggetto di studio;
  • Individuare i nessi tra modelli interpretativi della devianza e rappresentazioni sociali della devianza;
  • Comprendere i mutamenti verificatisi nel contesto culturale contemporaneo in relazione alle dinamiche di controllo sociale e di strategie preventive;
  • Risolvere specifiche problematiche di carattere pratico, alla cui soluzione concorre l’interpretazione delle teorie e delle attività di prevenzione studiate, secondo la metodica appresa dalla fruizione delle lezioni, dal materiale didattico e dalle attività interattive (aule virtuali ecc.). Alla verifica di detta capacità sono indirizzate le modalità di verifica dell’apprendimento, prevalentemente attuate mediante la proposizione di casi pratici, da risolvere applicando le conoscenze teoriche acquisite;
  • Individuare i costrutti teorici da applicare per comprendere e prevenire una determinata fattispecie delittuosa.
 3. Competenze trasversali

Autonomia di giudizio:

  • Agli studenti è richiesto di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite;
  • Agli studenti è richiesta la capacità di valutare autonomamente la ratio delle principali teorie sulla genesi della devianza e la loro collocazione nel sistema, sia al fine di una loro applicazione consapevole sia al fine della comprensione di fenomeni quotidiani o di particolare attualità.
Abilità comunicative:
  • Particolare attenzione viene prestata all’acquisizione da parte dello studente di saper riferire le conoscenze apprese con proprietà di linguaggio e in modo puntuale, mediante un’esposizione logico-argomentativa adeguata e conforme ai principi basilari della materia.

Prerequisiti

Buona conoscenza della lingua italiana e adeguate capacità logiche.

Contenuti dell'insegnamento

Modulo I - Le principali teorie sulla genesi della devianza

  • Introduzione alla Sociologia della devianza
  • La devianza e le sue caratteristiche
  • La Scuola Classica e la Scuola Positiva
  • Le teorie bioantropologiche
  • Teorie sociologiche di Durkheim e della Scuola di Chicago
  • Le teorie sociologiche di Sellin e Merton
  • Le teorie sociologiche sulle gang: Cohen e Cloward ed Ohlin
  • Le teorie dell’etichettamento
  • Il controllo sociale
  • Le teorie del controllo sociale
Modulo II - I principali temi di ricerca della sociologia della devianza
  • Il suicidio
  • L’utilizzo e l’abuso delle sostanze illegali
  • La prostituzione
  • I reati contro il patrimonio
  • La criminalità violenta
  • La criminalità economica
  • Il sistema penale e le finalità della pena
Modulo III - L'insicurezza urbana e le politiche di contrasto alla criminalità attraverso la prevenzione situazionale
  • L’insicurezza urbana
  • I programmi di prevenzione
  • Comprendere ed analizzare il crimine in modo corretto per ridurre la paura
  • La chimica del crimine
  • Le decisioni dei criminali ed i movimenti della criminalità
  • I giovani criminali e le gang
  • Prevenzione situazionale e sicurezza urbana
  • La prevenzione situazionale della criminalità
  • La riduzione della criminalità attraverso la progettazione urbanistica
  • La moltiplicazione del crimine nella società dell’esposizione
  • Vita quotidiana e opportunità
  • Sicurezza urbana ed insicurezza percepita
  • Illuminazione pubblica, criminalità e sicurezza

Attività didattiche

Didattica erogativa
L’insegnamento prevede, per ciascun CFU, 5 ore di Didattica Erogativa, costituite da 2,5 videolezioni (tenendo conto delle necessità di riascolto da parte dello Studente). Ciascuna videolezione esplicita i propri obiettivi e argomenti ed è corredata da materiale testuale in PDF.

Didattica interattiva
L’insegnamento segue quanto previsto dalle Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Interattiva e l’interazione didattica, e propone, per ciascun CFU, 1 ora di Didattica Interattiva dedicata alle seguenti attività: lettura area FAQ, partecipazione ad e-tivity strutturata costituita da attività finalizzate alla restituzione di un feedback formativo e interazioni sincrone dedicate a tale restituzione.

Modalità di verifica dell'apprendimento

1.Tipologie di prove d’esame
L’esame si svolge in forma scritta e/o orale.
La prova scritta consiste in domande a risposta aperta di tipo tematico/concettuale aventi ad oggetto i vari argomenti contemplati nel programma del corso. Le domande sono finalizzate a verificare la capacità di ragionamento riguardo alle nozioni acquisite, la padronanza del linguaggio e la solidità e la completezza della preparazione dello studente. La prova ha una durata massima di 90 minuti.

La prova orale consiste in un colloquio nel quale vengono rivolte allo studente una serie di domande aventi ad oggetto i vari argomenti contemplati nel programma del corso. I quesiti sono finalizzati a verificare la capacità di ragionamento riguardo alle nozioni acquisite, la padronanza del linguaggio e la solidità e la completezza della preparazione dello studente.

2. Valutazioni intermedie
Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dai Corsi ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d’esame, la quale deve essere svolta in presenza dello studente davanti ad apposita Commissione ai sensi dell’art. 11, comma 7, lett. e) del DM 270/2004.

3. Criteri/regole per l’attribuzione del giudizio finale
Per l’attribuzione del giudizio finale si tiene conto della conoscenza complessiva della materia e delle varie teorie oggetto del corso acquisita dallo studente, della capacità di applicare in maniera critica le conoscenze apprese, della capacità di utilizzare un adeguato lessico tecnico e della capacità di effettuare collegamenti sistematici fra le diverse teorie o i casi specifici considerati. A tal fine è fondamentale per la preparazione dell’esame lo studio della materia su un idoneo manuale e l’ascolto delle videolezioni. L’ulteriore materiale didattico, presente in piattaforma costituisce un semplice complemento, utilizzabile solo per un eventuale confronto dialettico con i sussidi sopra elencati.

Libri di testo

Oltre alle lezioni realizzate dal Docente ed ai materiali didattici pubblicati in piattaforma, è obbligatorio lo studio dei seguenti testi:

  • Barbagli M., Colombo A., Savona E.,Sociologia della devianza, Il Mulino, 2003
  • Felson M., Eckert M.A., Crimine e vita quotidiana, Franco Angeli Editore, 2020

Ricevimento studenti

Previo appuntamento (p.peluso@unimarconi.it)