Insegnamento

Mercati, regolamentazione e concorrenza

Docente
Prof. Delli Priscoli Lorenzo

Settore scientifico Disciplinare

IUS/04

CFU

06

Descrizione dell'insegnamento

L’insegnamento si prefigge l’obiettivo di spiegare cosa siano i mercati, intesi sia come luogo fisico che virtuale ove si incontrano domanda e offerta di beni e servizi e dove si incontrano anche persone fisiche, cosicché il mercato ben può essere definito come una delle formazioni sociali di cui all’art. 2 Cost. ove si sviluppa la personalità dell’individuo. Il mercato come luogo di incontro di professionisti (imprese o persone fisiche) e consumatori: da qui la necessità di introdurre concetti quali quelli relativi al codice del consumo (d.lgs. n. 206 del 2005) e a tutte le discipline che prendono come riferimento delle asimmetrie informative e offrono di conseguenza una disciplina asimmetrica dei rapporti, volta a proteggere il corretto meccanismo concorrenziale del mercato.

Il mercato è sia il luogo dove opera il principio della libera concorrenza sia ove intervengono dei correttivi dettati dall’Autorità statale per correggere le distorsioni che inevitabilmente nascerebbero da un mercato completamente lasciato libero a sé stesso. Si affronterà conseguentemente il dibattito attuale circa l’opportunità e/o la necessità di attuare una più o meno severa regolamentazione degli stessi. Si darà conto della regolamentazione attualmente esistente in Italia e nell’Unione europea e della diversa filosofia che, in merito alla concorrenza, ispira la Costituzione da un lato (più attenta alla tutela dei diritti fondamentali) e l’Unione europea dall’altro (più attenta a garantire la libera concorrenza); da qui una non perfettamente coincidente definizione della concorrenza offerta dalla Corte costituzionale per un verso e dall’Unione europea per un altro verso.

Le liberalizzazioni come una più razionale regolamentazione e non come una brutale deregulation, ossia una abolizione pura e semplice di norme. Le autorità amministrative indipendenti e in particolare l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato.

Obiettivi formativi (espressi come risultati di apprendimento attesi)

Al termine di questo corso lo studente sarà in grado di:

1.  quanto a conoscenza e comprensione:
i problemi maggiormente attuali della materia sono legati al concetto di utilità sociale di cui all’art. 41 Cost. in rapporto con la libertà di iniziativa economica e alla tutela dei diritti fondamentali. Fra questi, stanno oggi trovando spazio, in aggiunta a quelli del singolo individuo, anche quelli della collettività (salute pubblica, ambiente, lavoro, ordine pubblico). Pertanto ci si prefigge di raggiungere una conoscenza dei principi basilari della nostra Costituzione, della Corte costituzionale, della Cassazione dell’Unione Europea, della Corte europea per i diritti dell’uomo in tema di concorrenza e diritti fondamentali, dell’individuo e della collettività.

2.  Quanto a capacità di applicare conoscenze e comprensione:
lo studente dovrà essere in grado di seguire un dibattito a qualsiasi livello (ossia sia più politico che più tecnico) in merito alla necessità/opportunità di liberalizzare, regolamentare il mercato in generale o un particolare settore dell’economia; dovrà inoltre essere in grado di orientarsi e capire il filo conduttore e i principi generali espressi dalle sentenze delle Supreme Corti ricordate al punto 1. Altra abilità che ci si prefigge di raggiungere è quella di comprendere come conciliare e bilanciare le regole della concorrenza e la protezione dei diritti fondamentali, apparentemente inconciliabili.

3.  Quanto a competenze trasversali:
lo studente dovrà essere capace di applicare le conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al futuro lavoro, in particolare mediante l’impostazione dei problemi relativi alla soluzione di un caso concreto, e possedere competenze adeguate, esposte in maniera problematica, sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di lavoro, non necessariamente strettamente tecnico. Lo studente dovrà essere in grado di orientarsi criticamente nella lettura dei quotidiani giuridico-economici, italiani e internazionali, dimostrando di comprenderne l’essenza del pensiero e l’orientamento politico.

Prerequisiti

Non vi è nessuna propedeuticità e sono dunque sufficienti le conoscenze e le capacità critiche di qualsiasi studente proveniente da una scuola superiore. Il corso dunque partirà sostanzialmente “da zero”. Tuttavia vi sono delle conoscenze e/o abilità estremamente utili per poter fruire in modo proficuo le attività didattiche previste dall’insegnamento che consistono per un verso nel possedere i rudimenti del diritto pubblico e privato e dell’economia e per un altro verso nell’abitudine a leggere con interesse le pagine di economie dei giornali, anche per acquisire l’abitudine ad utilizzare con dimestichezza e disinvoltura il vocabolario tecnico econmico-giuridico.

Contenuti dell'insegnamento

L’insegnamento si articolerà in 15 (quindici) videolezioni.

Le prime cinque lezioni saranno dirette a spiegare, anche attraverso un rapido excursus storico, cosa siano i mercati, intesi sia come luogo fisico che virtuale ove si incontrano domanda e offerta di beni e servizi e dove si incontrano anche persone fisiche, cosicché il mercato ben può essere definito come una delle formazioni sociali di cui all’art. 2 Cost. ove si sviluppa la personalità dell’individuo. Da qui l’importanza di sviluppare i principi cardine della nostra Costituzione e dell’Unione europea in tema di economia (la cd. “Costituzione economica”, con particolare riferimento all’utilità sociale di cui all’art. 41 Cost. in rapporto con la libertà di iniziativa economica e alla tutela dei diritti fondamentali. Fra questi, stanno oggi trovando spazio, in aggiunta a quelli del singolo individuo, anche quelli della collettività (salute pubblica, ambiente, lavoro, ordine pubblico). Pertanto ci si prefigge di raggiungere una conoscenza dei principi basilari della nostra Costituzione, della Corte costituzionale, della Cassazione dell’Unione Europea, della Corte europea per i diritti dell’uomo in tema di concorrenza e diritti fondamentali, dell’individuo e della collettività.

Le lezioni dalla sesta alla dodicesima affronteranno il mercato in una prospettiva più privatistica e micoreconomica, e quindi il mercato sarà considerato come il luogo di incontro di professionisti (imprese o persone fisiche) e consumatori: da qui la necessità di introdurre concetti quali quelli relativi al codice del consumo (d.lgs. n. 206 del 2005) e a tutte le discipline (in primis quella che vieta l’abuso di dipendenza economica) che prendono come riferimento delle asimmetrie informative e offrono di conseguenza una disciplina asimmetrica dei rapporti, volta a proteggere il corretto meccanismo concorrenziale del mercato. Particolare attenzione verrà dedicata al risarcimento del danno per le violazioni delle norme antitrust e al riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo.

Dalla tredicesima alla quindicesima lezione si affronteranno le liberalizzazioni, da intendersi come una più razionale regolamentazione e non come una brutale deregulation, ossia una abolizione pura e semplice di norme. Verranno poi illustrati gli scopi che si prefiggono le autorità amministrative indipendenti e in particolare l’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato.

Trasversalmente a tutte le lezioni si evidenzierà che il mercato è sia il luogo dove opera il principio della libera concorrenza sia ove intervengono dei correttivi dettati dall’Autorità statale per correggere le distorsioni che inevitabilmente nascerebbero da un mercato completamente lasciato libero a sé stesso. Si affronterà conseguentemente il dibattito attuale circa l’opportunità e/o la necessità di attuare una più o meno severa regolamentazione degli stessi. Si darà conto della regolamentazione attualmente esistente in Italia e nell’Unione europea e della diversa filosofia che, in merito alla concorrenza, ispira la Costituzione da un lato (più attenta alla tutela dei diritti fondamentali) e l’Unione europea dall’altro (più attenta a garantire la libera concorrenza); da qui una non perfettamente coincidente definizione della concorrenza offerta dalla Corte costituzionale per un verso e dall’Unione europea per un altro verso.

Attività didattiche

Didattica erogativa
La didattica erogativa sarà costantemente accompagnata da materiale didattico aggiornato al momento delle lezioni e consisterà in dispense da me stesso redatte, di supporto e approfondimento delle lezioni stesse, dispense caratterizzate da un linguaggio più formale e più tecnico-scientifico rispetto alle lezioni. Le dispense saranno accompagnate da alcune sentenze (non riportate per intero ma appositamente sintetizzate) della Corte costituzionale, della Cassazione, della Corte di Giustizia della UE, della Corte europea dei diritti dell’uomo.

Didattica interattiva
La didattica integrativa è caratterizzata per lo più dalla lettura critica e dal commento delle suddette sentenze (non per intero ma solo nelle parti più rilevanti) della Corte costituzionale, della Cassazione, della Corte di Giustizia della UE, della Corte europea dei diritti dell’uomo, in modo da sviluppare nello studente la capacità di individuare per ciascuna sentenze la cd. “ratio decidendi” (ossia le ragioni che hanno portato i giudici a prendere quella determinata decisione) nonché dalla lettura critica e dal commento di articoli di giornale (es. Sole 24 ore, Financial Times), in modo da sviluppare nello studente uno spirito critico in grado di individuare l’orientamento politico di colui che scrive e il messaggio fondamentale che quest’ultimo si propone di diffondere.

Criteri di valutazione

Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dai Corsi ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d´esame, la quale deve essere svolta in presenza dello studente davanti ad apposita Commissione ai sensi dell´art. 11 c.7 lett.e) del DM 270/2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento

L’esame si svolge in forma scritta e/o orale.

La prova scritta consiste in domande a risposta aperta di tipo tematico-concettuale aventi ad oggetto gli argomenti contemplati nel programma del corso.
La prova ha una durata massima di 90 minuti ed è prevista la consultazione dei soli testi normativi, non anche delle dispense, del libro di testo, della giurisprudenza o di altro materiale didattico. 

La prova orale sarà diretta a dimostrare non solo le conoscenze teoriche ma anche la capacità di utilizzare quegli stessi concetti teorici per risolvere questioni pratiche (es. come calcolare il risarcimento del danno spettante nell’ipotesi di condotta anticoncorrenziale). L’esame inoltre consisterà nella lettura e nel commento di una sentenza (o di un suo stralcio) o di un articolo di giornale (o di un suo stralcio). Particolare attenzione, nella valutazione del candidato, verrà attribuita all’uso di un linguaggio adeguato (sia da un punto di vista della lingua italiana sia da un punto di vista del vocabolario tecnico utilizzato) alla complessità della materia, nonché alla capacità di rielaborazione in senso critico delle conoscenze acquisite, in modo da dimostrare, dalla lettura di un testo (sentenza o articolo di giornale) mai letto in precedenza, di cogliere i punti salienti dello stesso.

Libri di testo

Oltre alle lezioni realizzate dal docente ed ai materiali didattici pubblicati in piattaforma, è obbligatorio lo studio dei seguenti testi:

  • L. Delli Priscoli, Mercato e diritti fondamentali, Giappichelli, 2011.
  • L. Delli Priscoli, Liberalizzazioni e diritti fondamentali, Key editore, 2016.
  • L. Delli Priscoli, Dispense di aggiornamento e tavole riassuntive dei suddetti volumi, reperibili sulla piattaforma.

Ricevimento studenti

Previo appuntamento (l.dellipriscoli@unimarconi.it)